Pubblicato il nuovo report di monitoraggio statistico dei richiedenti e titolari di protezione internazionale e umanitaria in Emilia-Romagna (PDF), realizzato in continuità dal 2006.
Una sintesi dei dati
All’inizio del 2020, in Emilia-Romagna risultano poco meno di 15.000 i cittadini non-UE con un permesso di soggiorno per motivi collegati alla richiesta e ai titoli di protezione e asilo.
Sono pari al 3,7% di tutti i soggiornanti regolari. Il loro numero è diminuito rispetto al 2019.
Si tratta di persone di genere maschile in 4 casi su 5.
Poco più del 50% ha un permesso di soggiorno per richiesta di protezione internazionale.
Più di 1 cittadino non-UE su 6, tra coloro che sono entrati in Italia dall’estero nel 2019, è un soggiornante per motivi connessi alla protezione e all’asilo.
Questo aggregato è composto soprattutto da uomini pakistani e nigeriani (considerando soltanto le comunità nazionali più numerose).
Al 30 giugno 2020, in Emilia-Romagna sono 6.664 le persone ospitate nei CAS.
Il loro numero è in netto calo rispetto ad agosto 2017, quando si è registrato il picco.
Gli enti gestori sono 77.
I territori comunali sede di CAS sono 174 (il 53% circa del totale regionale) e la media di persone accolte in ogni CAS è pari a 7,4 unità
All’inizio di novembre 2020, sono 33 i progetti SIPROIMI approvati, finanziati e operativi in Emilia-Romagna, 2 in meno rispetto al 31 dicembre 2019.
2.605 i posti finanziati, 2.358 quelli attivi, 1.876 quelli occupati.
Tutti i territori provinciali sono coinvolti, sebbene a diversi livelli di intensità.
Al 2 novembre 2020, presso i progetti per target ordinario, il 51,0% degli accolti ha un titolo di soggiorno per asilo o protezione sussidiaria; il 31,7% è richiedente asilo, il 5,1% è soggiornante per motivi umanitari. Le “protezioni/casi speciali” sono al 5,1%.
Il 30% degli accolti è ricorrente.
Se si considerano assieme CAS e SIPROIMI, emerge che i primi accolgono quasi 3 migranti su 4.
Questo quadro è confermato in tutte le province della regione, tranne a Bologna, dove la maggioranza è invece ospitata nel SIPROIMI (65%).
A livello longitudinale, mentre gli accolti nei CAS sono in diminuzione, quelli nel SIPROIMI sono invece lievemente in aumento.
Il peso relativo dell’accoglienza presso il SIPROIMI è aumentata di più di 15 punti percentuali rispetto al 2017.
3mila e 300 sono le istanze di protezione pervenute alle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale di Bologna e di Forlì nel 2019.
Pressoché lo stesso numero dell’anno prima. Oltre 9.400 quelle esaminate e decise.
401 le potenziali vittime di tratta segnalate.
Per quanto riguarda gli esiti delle Commissioni, l’asilo e la protezione sussidiaria rendono conto dell’11% dei casi, la protezione speciale soltanto dello 0,5%. Negativo è stato l’esito per quasi 9 casi su 10 (88,5%). Rilevante
la chiusura – negativa – dell’iter per motivi di irreperibilità (16,2%), dato in crescita di più di quattro punti percentuali rispetto all’anno scorso.
Negli ultimi 6 anni, la quota di decisioni di asilo è rimasta sostanzialmente stabile ma è costantemente aumentato anno dopo anno, il peso dei dinieghi.